La camminata che unisce, sostiene e salva
Anche quest’anno siamo riusciti a fare molto più che una semplice camminata.
Abbiamo fatto rumore, quel rumore necessario per rompere il silenzio, dare voce a chi non ne ha e ricordare che la violenza non è un fatto privato, ma una ferita sociale che riguarda tutti.
Quello che è successo quest’anno dimostra che il movimento può diventare un atto potente, un gesto collettivo capace di generare solidarietà, coraggio e cambiamento concreto.
1650 camminatori, una sola direzione: supporto e consapevolezza
In tutta Italia, 1650 persone hanno deciso di indossare un qualcosa di rosso, uscire di casa e camminare insieme.
Non era solo un evento sportivo: era una scelta.
Una testimonianza visibile, una presenza che dice: “Io ci sono”.
Camminare, a volte, è la cosa più semplice che possiamo fare.
Ma quando lo facciamo insieme, diventa un atto di forza collettiva.
E questo è ciò che la nostra camminata ha sempre voluto essere:
un ponte che avvicina le persone, che permette di incontrarsi, parlare, farsi vedere e sentire.
Una raccolta fondi che lascia il segno
Durante l’iniziativa sono stati raccolti 9.291 euro, devoluti ai centri antiviolenza delle varie città italiane.
Una cifra importante, fatta di gesti generosi, piccoli e grandi, che si trasformeranno in ascolto, protezione, supporto psicologico e legale.
Ogni euro è un passo verso la libertà di qualcuno.
Il risultato più prezioso: due donne hanno chiesto aiuto
Tra i tanti momenti significativi della giornata, ce n’è uno che vale più di ogni cifra e più di ogni numero:
due donne hanno trovato il coraggio di chiedere aiuto proprio durante la camminata.
Forse è stato il clima di solidarietà, forse la presenza di volti amichevoli, forse la consapevolezza che quel giorno nessuno era solo.
Qualunque sia stata la scintilla, il risultato è chiaro:
💗 abbiamo creato lo spazio giusto per far parlare chi aveva bisogno di farlo.
Questo è il traguardo più grande.
Questo è il motivo per cui continuiamo a camminare.
E non ci fermiamo qui
La nostra forza è nella continuità.
Continueremo con le camminate settimanali, che sono diventate veri e propri punti di incontro e ascolto.
E continueremo a essere punti di riferimento per chi cerca sostegno, informazioni o semplicemente una mano tesa.
Perché la lotta contro la violenza ha bisogno di costanza, presenza, movimento.
E noi ci siamo.
Grazie. A tutti.
A chi ha camminato.
A chi ha donato.
A chi ha ascoltato.
A chi ha trovato il coraggio di parlare.
A chi continuerà a far parte di questo percorso.
Siete stati 1650 cuori in movimento, e insieme abbiamo acceso una luce che non si spegnerà.
Ci rivediamo a NOVEMBRE 2026


